Melania, ci sono tre "attenzionati" ma non indagati

TERAMO – Tre persone "attenzionate" in tre ambiti diversi. Sono, a quanto trapela dalla fitta maglia del riserbo degli investigatori, gli uomini sui quali in queste ore si concentrerebbe l’attenzione di chi è a caccia dell’assassino di Carmela Melania Rea. Non ci sono persone ancora iscritte nel registro degli indagati delle Procure di Ascoli Piceno e Teramo che indagano per sequestro di persona e omicidio volontario, ma i tre individuati, secondo gli investigatori, avrebbero da dire qualcosa di più di quanto non hanno già dichiarato a
magistrati e carabinieri. Per questo sono stati risentiti più volte. Alcuni ufficiali dei carabinieri di Ascoli sono in queste ore in trasferta in Campania in cerca di riscontri che riguardano quanto riferito in particolare da Salvatore Parolisi dopo la scomparsa della moglie, il quadro familiare e dei rapporti interpersonali che ha fornito (correggendolo, a quanto pare, qualche volta di troppo e riferendo tardivamente di aspetti rilevanti del rapporto con la moglie). L’attenzione degli investigatori si concentra anche sulla persona, un amico di Parolisi che lavora come agente di custodia in carcere, che ha aiutato il caporalmaggiore dell’esercito a cercare la moglie il 18 aprile, nel primo pomeriggio, quando la donna è misteriosamente scomparsa. Nell’occasione i carabinieri avrebbero notato nell’uomo comportamenti che hanno destato qualche dubbio. E’ in direzione della frazione di Colle, dove l’agente vive, appena sotto il pianoro di Colle San Marco, che i cani molecolari ieri hanno intercettato qualche traccia di Melania tanto che sono stati effettuati prelievi che verranno analizzati dai Ris di Roma. La terza persona è un amico di famiglia, residente a Folignano, che recentemente avrebbe manifestato qualche attenzione di troppo nei confronti di Melania.
Le celle telefoniche. Sostanzialmente la cella telefonica di Colle San Marco è la stessa di Ripe di Civitella del Tronto e quindi non è particolarmente utile per ricostruire gli spostamenti di Carmela Melania Rea nelle ore successive alla scomparsa, avvenuta poco prima delle 15 del 18 aprile sul pianoro del colle ascolano, dove la giovane donna si trovava con il marito, il caporalmaggiore dell’esercito Salvatore Parolisi, e con la loro
figlioletta di 18 mesi. «Di fatto – spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, il colonnello Alessandro Patrizio – tutto quello che possiamo dire è che Melania si è mossa in un’area con un diametro di una ventina di chilometri». Stesso discorso per gli eventuali spostamenti del marito. Più utile ai fini delle indagini, sempre secondo il colonnello Patrizio, sarà l’analisi del traffico telefonico. Gii investigatori infine ritengono di aver ricostruito con una certa precisione i movimenti della famigliola sul pianoro del San Marco nelle fasi precedenti e immediatamente successive alla sparizione di Melania: ci sono testimoni che avrebbero visto
Parolisi con la moglie e non ci sarebbero "buchi" particolarmente significativi tra la scomparsa e l’allarme dato
dal marito, "al massimo 25 minuti". Gli accertamenti dei carabinieri sono comunque concentrati sul contesto familiare e delle frequentazioni più strette della coppia: è in questo ambito che va cercata la chiave del mistero.